Reset Password

Your search results

Il granaio di Napoleone

27. Ottobre 2020. by slrastoke

Slunj, un tempo l’avamposto più ad occidente della linea di difesa nella guerra contro i Turchi, nel periodo 1809 -1813 diventa il punto più orientale dell’impero napoleonico. A differenza di ciò che era avvenuto al tempo della dominazione austroungarica, quando le truppe croate non erano ben viste per timore che si potessero alleare col nemico ottomano, i francesi, comandati con autorità dal maresciallo Marmont, stavano dalla parte dei croati e restituirono loro quella sicurezza e quella fiducia in sé stessi che avevano perduto. I transalpini resero solidi i Confini militari, fortificandoli come fossero un cordone di guardia. Dalla parola francese cordon, infatti, deriva l’attuale toponimo Kordun che indica le terre ad est di Slunj. I francesi impongono cambiamenti sociopolitici radicali ispirandosi all’idea della rivoluzione francese. La soppressione dei privilegi feudali ed ecclesiastici, l’uguaglianza di tutti davanti alla legge, il rispetto per tutte le etnie, l’introduzione della lingua del popolo come lingua ufficiale, il matrimonio civile e la libertà religiosa erano davvero cambiamenti radicali per la società di allora. Parallelamente alla riforma sociale, vengono avviati i maggiori investimenti della storia di Slunj e dintorni. Viene ricostruito e migliorato l’esistente ponte sulla Korana e si costruiscono strade dappertutto; a Rastoke, accanto a quelli già esistenti, si costruisce tutta una serie di grandi mulini con tanto di abitazioni per le famiglie dei mugnai e viene realizzato anche il cosiddetto Magazzino (Magazin) di Napoleone che serviva sia come granaio, per lo stoccaggio del frumento, sia come arsenale, per il deposito delle armi. Si stimolano l’istruzione e l’agricoltura, con i nobili vitigni importati dalla Francia si realizzano vigne, mentre il suolo carsico viene rimboschito e utilizzato per mettere a dimora piantagioni estranee alla tradizione locale come il lino, la cipolla e il gelso. Il generale Marmont, uomo di cultura enciclopedica, fu incaricato di governare l’intera provincia. Egli testimoniò più volte la propria ammirazione per la gente di Slunj e dintorni, da cui fu sempre ricambiato.