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Rastoke in breve

25. Settembre 2020. by slrastoke

Il villaggio di mulini di Rastoke, perla dell’area che gravita attorno alla città di Slunj, è nato casualmente per un gioco della natura. Le acque color turchese del fiume Slunjčica, infatti, prima di affluire nella Korana, superano tutto un insieme di barriere di roccia tufacea e creano, così, un gran numero di cascate, rapide e piccoli laghi.

L’acqua dei fiumi Korana e Slunjčica ha sfidato le leggi della natura per migliaia di anni. Il risultato di questa lotta è visibile sull’altopiano calcareo solcato dalle loro acque. Su questo terreno completamente intriso d’acqua, con cascate e ruscelli che rappresentano un tesoro naturale d’inestimabile valore, l’uomo ha deciso di costruire la propria casa. Così è nato il villaggio di Rastoke.

Questo villaggio dal particolare valore ambientale, con un patrimonio costruttivo davvero originale, secondo alcune fonti scritte risalirebbe al XVII secolo, ma è opinione comune che le sue origini siano precedenti.

Rastoke è il tipico esempio di come l’uomo ed il suo ingegno possano vivere in armonia con la natura. La forza dell’acqua viene impiegata come principale propulsore dei mulini, sostituendo del tutto la forza dell’uomo o degli animali. La forza dell’acqua, oltre che per macinare il frumento, veniva usata anche per lavare i panni. Anni luce prima che fosse inventata la lavatrice, i panni, raccolti in appositi “cestelli”, si lavavano sfruttando la corrente del fiume. Il funzionamento di questi cestelli (in realtà si trattava di barili di legno traforati) era del tutto simile a quello delle moderne lavatrici: l’acqua, penetrando nei cestelli attraverso tutta una serie di fori praticati sulle loro pareti, centrifugava i panni lavandoli alla perfezione.

Il maggior numero di abitazioni fu costruito a cavallo dei secoli XIX e XX. Per la straordinarietà delle sue bellezze naturali e l’unicità del suo patrimonio storico e etnografico, Rastoke nel 1962 è stata inserita nella lista dei beni dell’Ente nazionale per la tutela del patrimonio storico-culturale. Il censimento di allora contava a Rastoke 22 mulini, 4 gualchiere, 7 cestelli per lavare la biancheria e i panni colorati e 28 case con annessi i fabbricati agricoli pertinenti.

Per l’insieme armonico rappresentato da questo scrigno di beni architettonici, storici ed etnografici, Rastoke nel 1969 è stata iscritta nel Registro dei beni culturali immobili istituito presso l’Istituto regionale per la tutela dei beni culturali di Zagabria.