Pipistrelli
Il censimento della fauna appartenente al Paesaggio protetto della Slunjčica conferma la presenza, costante o saltuaria, di una serie di specie animali protette in quanto minacciate d’estinzione. Tra esse si distinguono i pipistrelli. A queste timide bestiole sono legati molti miti e leggende. Dei pipistrelli si dice che si nutrano di sangue, che siano completamente ciechi e che siano soliti impigliarsi nei capelli di chi ha la sfortuna di entrare negli anfratti in cui solitamente vivono. Proveremo a sfatare questi miti, cercando di convincervi del contrario. I pipistrelli sono animaletti del tutto innocui ed estremamente utili, perché la loro presenza è indice dell’alta qualità dell’ambiente in cui vivono. I pipistrelli sono gli unici mammiferi in grado di volare, non sono ciechi ma hanno sviluppato un efficiente sistema di eco localizzazione, chiamato sonar biologico, che consente loro di orientarsi al buio degli anfratti in cui vivono.
A parte l’uomo, in natura non hanno rivali. E proprio a causa delle attività umane (la distruzione del loro habitat, l’uso di pesticidi e l’utilizzo degli anfratti e delle grotte in cui vivono come discarica) che questa specie animale corre il rischio di estinguersi.
Per la serie “Lo sapevate che…?”, dovete sapere che un singolo pipistrello in una sola notte mangia una quantità di cibo pari a tre volte la sua massa corporea (da 500 a 1000 insetti in un’ora di caccia). Il suo ruolo nel prevenire l’incontrollata crescita della popolazione d’insetti riveste una grande importanza tanto per l’ecologia, quanto per l’agricoltura.
IL VESPERTILIO MAGGIORE (MYOTIS MYOTIS) – Questa specie è presente soltanto nel Vecchio continente ed appartiene alla famiglia dei Vespertilionidi, ossia ai pipistrelli a forma di topo, il gruppo di pipistrelli più diffuso al mondo. Con i suoi 45 grammi di massa corporea e le dimensioni di un topolino domestico un po’ in carne, questo mammifero volante è tra i maggiori esemplari della sua famiglia. Come gli altri membri della famiglia dei Vespertilionidi, anche il vespertilio maggiore si nutre di artropodi, ma adotta una tecnica di caccia tutta particolare. Egli cattura le sue prede (miriapodi, ragnetti ed altri simili gustosi animaletti) che si muovono sul suolo dell’anfratto in cui vive, seguendone pazientemente i rumori che fanno mentre camminano. Anche il vespertilio maggiore, come tutti gli altri pipistrelli, si serve dell’ecolocalizzazione sia per volare, sia per orientarsi nello spazio in cui vive.