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L’amore ai confini della civiltà

27. Ottobre 2020. by slrastoke

Fermatevi per un attimo in quel luogo che si trova “ai confini della civiltà”. Così lo definì lo scrittore austriaco Heimito von Doderer nel romanzo “Die Wasserfälle von Slunj” (Le cascate di Slunj) del 1963. La coppia di coniugi che l’autore ha portato, sulle ali della fantasia, a Slunj fugge ai confini della civiltà, delusa dalla vita estraniante della Vienna di fine Ottocento. Durante la loro luna di miele, essi ammirano la bellezza delle cascate di Rastoke. Doderer, candidato per ben cinque volte al premio Nobel per la letteratura (che, però, non vinse mai), fu un grande narratore e un severo critico dei suoi tempi. Slunj e Rastoke, negli anni in cui egli ambientò il suo romanzo, sono riconoscibili come parte dei confini militari costruiti per arginare le mire di conquista degli Ottomani, e vengono inserite dallo scrittore in un contesto esotico ai confini del mondo civile, nonostante distassero da Vienna soltanto 450 chilometri. Converrete con noi che le distanze, un tempo percepite come astronomiche, oggi si sono ridotte, mentre la bellezza delle cascate di Rastoke non ci sembra affatto diminuita, anzi…